
Una delle novità fiscali immobiliari più attese dell’ultima legge di Bilancio è rappresentata dalla possibilità di poter applicare la cedolare secca anche agli immobili ad uso commerciale, come i negozi e i laboratori.
Una opportunità che potrebbe consentire di conseguire un pronto risparmio fiscale sui contratti di locazione, considerato che generalmente l’applicazione della cedolare secca sugli affitti comporta una riduzione del gravame rispetto a quanto non avvenga nel caso in cui i redditi da locazione siano assoggettati a tassazione Irpef ordinaria.
Più nel dettaglio, l’art. 9 del Ddl Bilancio 2019 afferma che i contratti di locazione di esercizi commerciali possono optare per la cedolare secca al 21%, purché concernenti negozi e laboratori in categoria catastale C1 sotto i 600 metri quadri di superficie complessiva, escluse le pertinenze locate congiuntamente.
I contratti che potrebbero optare per tale regime fiscale dovranno essere stipulati a partire dal 1 gennaio 2019, e non devono essere sostitutivi di precedenti contratti, aventi medesimi soggetti e medesimo immobile, esistenti al 15 ottobre 2018 ed estinti anticipatamente.
Le proroghe della legge di Bilancio 2019
Non è questa, comunque, l’unica novità fiscale – immobiliare della legge di Bilancio 2019, sebbene sia l’innovazione maggiore rispetto all’ordinamento normativo precedente.
La manovra di budget ha infatti apportato una lunga serie di proroghe dei bonus già esistenti, senza apportare sostanziali cambiamenti all’assetto già noto.
Brevemente, hanno così trovato conferma per un altro anno il Bonus ristrutturazione con la detrazione Irpef del 50% sui costi sostenuti, con tetto massimo di 96 mila euro e ripartizione dell’agevolazione in 10 quote annuali di pari importo, così come il Bonus mobili (e elettrodomestici di classe A e A+), con detrazione Irpef del 50% sui costi sostenuti, con tetto massimo di 10 mila euro e identico criterio di ripartizione.
Altra proroga è poi giunta per il Bonus verde, ovvero per l’agevolazione che spetta ai contribuenti che procedere con la riqualificazione degli spazi verdi. L’aliquota è pari al 36%. Trova altresì conferma il quadro di bonus sul risparmio energetico, le cui detrazioni fiscali sono prorogate per tutto il 2019 con aliquota del 50% e tetto massimo di spesa di 100 mila euro. E’ possibile tuttavia usufruire di una detrazione con aliquota più elevata (65%) in particolari ipotesi, come ad esempio la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale con nuovi impianti dotati di apparecchi ibridi.
Condividiamo infine la conferma per tutto il 2019 del bonus per gli interventi antisismici a valere sugli immobili che sono situati all’interno delle zone giudicate ad alta pericolosità, ovvero quelle che sono definite nelle aree 1 e 2. Per i contribuenti che effettueranno tali spese il legislatore fiscale riconosce una detrazione al 70% se si migliora di una classe il rischio sismico, e all’80% se invece si migliora di due classi lo stesso rischio.
Altolago
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